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sabato 16 maggio 2009

RITORNO


Buon giorno a tutti, sono stato lontano per lungo tempo dal Blog perchè la crisi non risparmia nessuno e i problemi che ingenera questo "convincimento psicologico", per dirla come il "sommo" cervello italiota, spesso ti svuotano della voglia di condividere un pò di te con gli altri.
Insomma, qualcuno mira a crearci un disagio che ci faccia chiudere in noi stessi.

Se non sei capace di gioire non desideri condividere e se non condividi sei solo e quando sei solo sei debole e manovrabile.


Insomma in uno stato psicologico così, mi capita tra le mani un catalogo molto vecchio di Kenzo. Subito penso:"Che cavolo ci fa un catalogo di Kenzo in mezzo alla mia roba? Soprattutto un catalogo vecchio di 12 anni?"

Così lo prendo e lo sfoglio e capisco subito. Non era un catalogo come tutti gli altri fino ad allora, erano fotografati modelli e modelle che indossavano gli abiti dell'artista ma la priorità era data al contesto in cui venivano indossati e i modelli non posavano ma si sposavano con l'ambiente. Ricordo che da amante della fotografia mi innamorai di quel modo di fare foto tanto più che le serie di foto erano accompagnate da brevi, poetiche considerazioni del poliedrico stilista.


Stabiliamo una cosa: non vesto Kenzo e questo non è un post pubblicitario.


Volevo solo condividere con voi alcune belle parole che mi hanno aiutato a sentirmi bene.


"Un albero è verde, tutti gli alberi sono verdi. Abbiamo visto tanti alberi verdi da dimenticare che esistono anche alberi rosa. Ma se tutti gli alberi fossero rosa, vi avrei parlato di un albero verde.

Le monde est beau". (Kenzo)


É vero, a volte siamo così abituati a vedere l'uniformità delle cose che ci circondano (le giornate tutte uguali, le difficoltà sempre in coda col numerino per venirci a trovare...) che non ci rendiamo conto che siamo eccezionali per il fatto che viviamo la nostra vita anche quando tutto attorno è il delirio completo. Chi dirige i paesi, le nazioni, i governi, è n una situazione di stallo e non sa come uscirne; e noi semplicemente continuiamo a stare in piedi, inevitabilmente e risolutamente determinati a vivere la nostra piccola esistenza il più dignitosamente possibile pur affermando con forza la nostra unicità. Siamo meravigliosi!


"Un uomo: ha ascoltato il rumore dell'acqua, ha abbassato il cappello.

Ha visto gli uccelli: si e tolto il cappello.

Ha camminato nell'acqua: a piedi nudi.

Tutto era bello, molto, molto bello, così bello...

E per concludere questa bella giornata: ha sorriso."

(Sergi Girardi, compositore per Kenzo)


Mi ha scosso, da quanto tempo non guardo il colore del cielo? Da quanto non ascolto il mormorio del ruscello? Da quanto non ascolto i fringuelli e le cince? Da quanto non giro scalzo nel torrente?

Mi sto civilizzando troppo e questo non va bene, mi sto facendo annullare dalle ansietà di tutti i giorni e non è quello che voglio.

Così sono uscito un pò (la stagione concilia, vero?) e ho cercato la mia vera anima, quella che salta e piroetta nei boschi, quella che si commuove per un bel tramonto e fibrilla per una corolla rugiadosa, il vero Brenno , il vero indomabile Brenno.

Mi sento meglio!!!

1 commento:

  1. Ebbene si sono io, orchidearossa di "schiappa.it"; la piattaforma maledetta. Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere. Si, e vero che quel campo e molto spinoso e sopratutto minato ma bisogna che comunque queste ragazze vengano aiutate. Per rintracciarci e facile, basta chiedere i link degli "esuli" e vedrai che ritrovi quasi tutti. Buona vita, Viviana

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