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mercoledì 18 febbraio 2009

Grazie Eluana III (la responsabilità)


In 17 anni, nessuno ha mai mosso un dito per aiutare Eluana o per difendere il suo tanto declamato diritto alla "vita".

Quanti di noi e dei politici che tanto hanno imbrattato i media nei giorni scorsi hanno dato conforto agli Englaro l'anno dopo l'incidente, quando i dottori comunicarono loro che il cervello della loro bambina era degenerato in una condizione irreversibile e che solo il suo corpo restava funzionante?
Quanti di noi hanno tenuto la mano di Peppino quando, 7 anni dopo, chiedeva ad un tribunale un gesto di umana pietà verso sua figlia sospendendo l'accanimento terapeutico?

Perchè solo ora il vaticano e i politici si fanno vivi e si mettono a sentenziare ognuno a proprio modo?
Perchè solo ora, dopo che un organo istituzionale ha deciso di rompere gli indugi, tutti si sentono in dovere di dare una opinione differente (e anticostituzionale per di più)?

Perchè solo ora, quando un organo istituzionale si è assunto le proprie responsabilità, ognuno si sente in diritto di avere la giusta opinione?

Perchè Papà Peppino ha tanto voluto che lo Stato decidesse della vita di sua figlia?

Per non essere considerato assassino, ma solo povero padre?

Perchè non ha chiesto ai dottori di uscire e non ha semplicemente staccato la spina e dato un bacio a sua figlia?

Perchè non si è assunto la responsabilità invece di passare la palla allo stato?

Ha avuto paura della responsabilità? Ha preferito passare la palla per non sentirsi in colpa?

Non si dice ma (i volontari lo sanno), tutti i giorni, gente senza velleità mediatiche chiede ai dottori di uscire dalla stanza dei propri cari e decide autonomamente di porre fine alle sofferenze di propi cari allo stadio terminale di malattie croniche e irreversibili.

Sono piccoli atti di umana pietà, non omicidi come sentenzia chi non ne ha il diritto, gente con le mani sporche di sangue, sangue di persone vive e consapevoli, nel pieno possesso delle proprie facoltà come Borsellino e Falcone e tanti altri simili a loro.

Non sono omicidi come sentenzia chi uccide persone senzienti nascondendosi dietro divise istituzionali (talari e politiche).

Perchè queste "brave" persone non hanno provato a visitare Eluana e la sua famiglia, ma si permettono di sentenziare da dietro i loro scranni a centinaia di km di distanza salvo poi smentire quando gli si fa notare che certe dichiarazioni comportano una responsabilità civile (quando non anche penale)?

Perchè nessuno si prende la responsabilità delle proprie parole e/o azioni?

Io lo sto facendo ora... scripta manent...


P.S.

Ovviamente nessuno giudichi gli Englaro per aver cercato di soffrire un pò di meno, mi pare che abbiano già dovuto patire più di quello che la maggioranza di noi patirà in tutta la vita.

4 commenti:

  1. Vorrei spendere due parole riguardo i medici obiettori di coscienza ...... perchè se un militare rifiuta di usare le armi viene cacciato, e un medico che rifiuta di praticare, non solo l'aborto, ma anche l'eutanasia o semplicemente eseguire le volontà di un paziente, può continuare ad esercitare?

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  2. credo che solo in italia in campo medico esiste una parola così distorta come obiettore di coscienza. coreggetemi se sbaglio, ma CREDO, e qui sottolineo credo che chi intraprende una carriera medica DEVE, e ripeto DEVE mettere da parte i suoi credi nebulosi come religione, razza e altro perchè a mio avviso è in netto contrasto son la funzione che svolge. un medico non si deve permettere di mettere le sue opinioni personali sopra il ruolo professionale che svolge. punto.

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  3. Io sono un'obbiettore di coscienza e mi sono fatto 4 mesi di carcere militare patteggiando la pena tramite avvocato. Poi sono andato a destra, molto a destra e per varie vicissitudini "criminose" ho fatto 40 giorni di civile, insomma se non fai niente ti condannano peggio che se combini qualcosa.
    A parte questo OT personale, i medici non possono obbiettare di coscienza, devono tenere fede al loro giuramento che li costringe a fare di tutto per mantenere in vita una persona ed evitargli il più possibile le sofferenze. In un caso come quello di Eluana, dopo aver fatto tutto ciò che era in loro potere per salvarla, avrebbero dovuto accettare l'evidenza ed evitare il prolungarsi inutile delle sue sofferenze.

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  4. Al giorno d'oggi "qualcuno" si sente il Messia, pronto a giudicare, senza pensare al suo comportamento nei confronti di questo padre che per 10 lunghi anni ha chiesto un aiuto che nessuno si è mai degnato di dare....
    Tiziana

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