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giovedì 3 dicembre 2009

Pregiudizio e Razzismo


Quando leggete o sentite questo tipo di parole, cosa vi viene in mente? Sapete che il razzismo e il pregiudizio sono aspetti presenti nella nostra vita da sempre? Pensate che già dall'età di 3 anni si possono manifestare i primi sintomi di intolleranza verso persone o situazioni.
Al di là delle buone intenzioni e dei proclami pubblici, nessuno è totalmente privo di pregiudizi. I pregiudizi nascono dalla mancanza di informazione adeguata su un determinato tipo di argomento. A volte, addirittura, chi ha forti pregiudizi può distorcere o percepire in maniera distorta (lasciamo il beneficio del dubbio a tutti) informazioni che non sono consone al suo modo di vedere la persona o la questione.
Queste realtà si nutrono di ignoranza e si mascherano da valori. Possono essere assimilate da chi deliberatamente promuove odio verso una razza o un modo di vivere, ma possono essere anche mascherate da valori familiari o popolari. Potrebbero essere assimilate per cultura generale, nazionalismo o orgoglio smisurato.
Oggi sentiamo spesso parlare di razzismo contro i neri (anche se la storia ci insegna che tutto questo dovrebbe essere superato) o contro persone di altre razze. Lo straniero è ancora visto male per le ragioni elencate di sopra e se non pensate che sia possibile provate a farvi questa domanda: Potrei sposare o far sposare un mio figlio/a o un parente con uno straniero o con una persona di fede diversa? Sarei in grado di aiutare uno straniero a specializzarsi nel lavoro fino a diventare responsabile di qualche reparto? Sopporterei un capo straniero?. Consideriamo le donne dell'Est come donne di facile accesso per prestazioni sessuali e le nere sono tutte prostitute oppure puzzano. Lavoreresti mai fianco a fianco con un gay? Lo tratteresti come una persona e non come un appestato?
Una cultura (quella italiana) irritata dalle continue invasioni straniere che ha sviluppato una dura diffidenza contro chiunque non sia italiano o della zona o del tutto simile alla nostra cultura. Siamo nel terzo millennio ma siamo ancora divisi in tribù come ai tempi dei galli, degli etruschi e dei romani. I galli non sopportano i romani ma hanno in simpatia gli etruschi e i romani hanno simpatia per gli etruschi ma non sopportano i galli, gli etruschi che non amano fare i cuscinetti per nessuno odiano entrambe le fazioni... Allegoria storica spicciola ma, se ci pensate siamo ancora così. All'interno dei nostri comuni seppur piccoli non vanno daccordo quelli di destra con quelli di sinistra e cosi via. Il pregiudizio è profondamente radicato dentro tutti.
Insomma tutti abbiamo pregiudizi che lo vogliamo ammettere o no, per riprendere una frase di Ascanio Celestini (celebre comico satirico), il razzismo è come il culo tutti ce l'hanno ma nessuno se lo vede.
Fino a qui non ho detto nulla di cosi trascendentale, però ho detto che tutti sono razzisti. Anche chi è soggetto a discriminazione, discrimina a sua volta. Ad esempio avete mai provato a chiedere ad una famiglia di razza diversa di farvi sposare sua figlia? Avete provato a chiedere ad una famiglia musulmana di farvi sposare sua figlia? Ricordiamo tutti l'orrore delle recenti vicende legate a storie simili. La cultura musulmana è farcita di ignoranza e pregiudizi come la cultura cattolica fino a metà del XX secolo. Se gli proibiamo di sposare le nostre donne siamo razzisti, se cerchiamo di integrare la cultura sposando le loro siamo infedeli e contaminiamo le loro donne, anche questo è razzismo. Se chiedono di togliere simboli religiosi dai luoghi pubblici è un diritto, se chiediamo loro di togliere effigi e arazzi con frasi coraniche o simboli islamici, siamo razzisti e violiamo i loro diritti. Esempio quello della nuova legge Svizzera che proibisce la costruzione di minareti. Tutto il mondo islamico e anche qualche benpensante si sono scagliati contro questa decisione a fior di denunce can can televisivi interrogazioni alla Corte Europea per i Diritti (ma ci rendiamo conto da che pulpito). Quello che non si dice è che la legge in questione non proibisce agli islamici di professare la loro religione, ne di creare e riunirsi in preghiera nelle proprie moschee, si chiede semplicemente di non erigere simboli religiosi diversi da quelli della cultura locale come loro stessi hanno fatto chiedendo che in Europa non siano più visibili altri simboli religiosi. Come fanno loro nei loro paesi di origine proibendo (pena la morte) a qualunque professione o credo religioso di erigere simboli religiosi, anzi loro sono anche meglio, proibiscono la professione pubblica di qualsiasi credo che non sia islamico. Nel nostro paese chiedono a gran voce di essere lasciati liberi di professare la propria religione ma verniciano o distruggono i simboli religiosi altrui e uccidono chiunque lasci la loro fede per sperimentare una cultura diversa. Anche questo è razzismo.
Passiamo ai poveri, discriminatissimi rappresentanti del mondo "alternativo". E' odioso quando una persona viene giudicata per le propie attitudini o scelte in fatto di vita privata, troppo spesso nella nostra cultura, giudichiamo le azioni di una persona e dimentichiamo l'aspetto più importante: la persona. Sentiamo persone dire: "i froci, li brucerei tutti", o frasi simili nel concetto. Quello che non si pensa quando si dicono frasi di questo tipo è che quel "frocio" in realtà è una persona come te e me con tutta una serie di azioni e aspettative e preoccupazioni del tutto simili alle tue e alle mie, differisce solo per gusti propri in un campo dove non dovresti entrare per decenza e privacy. E', però, vero che non è facile stare fuori dal privato di queste persone che (per una serie di motivi che non serve trattare qui) fanno di tutto per sbandierare in pubblico la loro sfera privata. Le esibizioni carnevalesche dei gay pride, lo sbandieramento mediatico delle loro preferenze in fatto sessuale li portano a dover subire inevitabilmente le critiche di chi non la pensa come loro. A me piacciono le donne ma non mi esibisco in prestazioni erotiche (non sessuali) in TV ne tantomeno in giro per le strade. Non pretendo che un gay comprenda il mio punto di vista, non voglio nemmeno che indaghi sul perchè ho gusti diversi dai suoi, sono fatti miei. Se non condivido il suo punto di vista è perchè ne ho uno che mi soddisfa così e non sono interessato ad altro, non perchè sono razzista. In poche parole, se non mi piace il mondo gay sono razzista, non uno che ha idee diverse e non necessariamente uguali alle tue. Anche questo è razzismo.
C'è poi il razzismo istituzionale, non parlo di quello politico che mi ha stufato, il razzismo di quella branca di benpensanti che si farebbe in quattro per il vicino di casa ma farebbe morire di fame i suoi figli. Parlo di tutti questi nuovi volontari che si occupano di assistenza agli "stranieri" e si fanno in quattro per trovare loro una casa e un lavoro, un medico, assistenza sanitaria gratuita e via discorrendo. Queste associazioni sono nate per uno scopo nobile, per garantire i diritti fondamentali a chi viene nel nostro paese e si troverebbe, altrimenti, completamente spaesato in una cultura, lingua e leggi totalmente nuovi e abbastanza complessi. Il rischio è che tutto questo venga amplificato (come già succede) al punto che è meno dicriminato uno straniero appeno arrivato di un operaio autoctono che contribuisce allo sviluppo del paese da diversi anni. La colpa non è dei volontari ma delle istituzioni che per lavare la propria coscienza e mungere la vacca grassa discriminano altre persone che hanno acquisito gli stessi diritti col lavoro duro e i sacrifici.
Gli esempi sul razzismo potrebbero continuare all'infinito, pregiudizi e preconcetti sono difficili da estirpare, più difficili che disintossicarsi da droghe pesanti dopo anni di abusi. Sapete tutti che io (come uomo) non ho risposte, ma non voglio che si dimentichino le domande. Comunque penso che, se guardando qualsiasi altro essere umano, ci concentrassimo sul fatto che ha una testa con due occhi, un naso, una bocca, due orecchie, un tronco con due braccia e due gambe, che prova freddo e caldo, che si emoziona e si arrabbia, che ride e che piange, che gode o soffre, se vedessimo persone invece che personalità, forse un buon passo per lavare via un po di pregiudizio lo staremmo facendo.

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